La mediazione familiare è un percorso dove, in una serie di incontri, in un contesto in cui sono garantite l’autonomia, l’imparzialità del mediatore e la riservatezza del suo intervento, i genitori hanno la possibilità di recuperare un dialogo.
La mediazione familiare è un percorso volontario che i genitori, a fronte o in vista di una situazione separativa, possono intraprendere adoperandosi per raggiungere accordi direttamente negoziati nel rispetto dei bisogni e degli interessi da loro stessi individuati, con particolare attenzione ai figli.
Il mediatore, terzo imparziale e formato alla professione affiancherà i genitori nel loro percorso, facilitandoli nel raggiungimento di una genitorialità condivisa.
Cosa significa essere un mediatore familiare cross-border?
La figura professionale del mediatore familiare cross-border prevede una formazione, specifica, nella gestione delle controversie originate dalla sottrazione internazionale di minori, in considerazione delle specificità insite in questo tipo di situazione e, più in generale, delle controversie familiari con elementi di internazionalità.
La ricomposizione di un conflitto familiare che arriva a sfociare in una sottrazione internazionale comporta una difficoltà molto specifica quanto diversa da quella propriamente affrontata tanto da un avvocato quanto da mediatori familiari non specializzati in questo specifico ambito.
Mediatrice familiare professionista e Mediatrice scolastica (esercizio della professione ai sensi della L. n. 4/2013).
Socia MEDEFitalia – Mediatori della famiglia Italia, n. 76.
Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione GeA-Genitori Ancora ETS
Laureata in Giurisprudenza all’Università Statale di Pavia con una tesi in Diritto penale.